Benvenuto Signor Nessuno

Benvenuto Signor Nessuno

Documentario 70 min’
DireTto da Tommaso MuzzI
Musiche F.lli Lurija

Note di Regia – Benvenuto signor nessuno Ho passato alcuni mesi a Barcellona avvicinandomi ad uno stile documentaristico definito “creativo”, con un approccio diretto, partecipante, Malinowskiano. Durante una giornata di sole ho avuto un’immagine e da quella è partita l’idea di girare qualcosa intorno alla follia. Così ho contattato un vecchio amico che sapevo impiegato all’interno di una struttura “casa famiglia” e gli ho chiesto come si doveva procedere per fare delle riprese e interagire con le persone che vivono dentro tali strutture. Dopo una breve fase burocratica con le Asl di competenza ho iniziato la mia esperienza come volontario all’interno di varie case famiglia nella città di Spoleto (pg), nella valle umbra sud. Sono stato accolto con grande affetto. Dopo una prima timidezza e una naturale diffidenza all’obbiettivo, ho cominciato a girare collezionando varie interviste e momenti, cercando di interagire il meno possibile con la vita quotidiana e cercando di catturare la realtà nel suo senso più autentico. Il lavoro di post produzione ha richiesto circa 4 mesi, in quanto non avevo una sceneggiatura scritta e la struttura del documentario è stata piegata al materiale che avevo a disposizione. Ho però incentrato il taglio estetico partendo dall’immagine che ebbi a Barcellona, “un uomo di mezza età, seduto su una sedia, immerso nel sole e nel suono delle cicale”. Sinossi Il tempo, all’interno di una casa famiglia diventa speciale, si dilata. Le mattine e i pomeriggi passano silenziosi, sigaretta dopo sigaretta, caffè dopo caffè, si cerca qualcosa da fare, aspettando il pranzo o l’uscita in macchina con l’operatore di turno diretto in qualche bar o in qualche paese poco lontano. Cosi è possibile incontrare per le strade questi gruppi di uomini e donne; isolati, quasi nessuno li avvicina. Mi venne voglia di conoscerli, sapere delle loro vite, delle loro malattie. Ho cercato di entrare nel loro spazio in punta di piedi a volte tentando di sparire, di diventare un signor nessuno, affinché potessero parlare più liberamente possibile. Tommaso Muzzi © Humancase 2015